Gli imprenditori rompono il silenzio: a Borgo Vecchio vince la dignità
L’operazione “Resilienza” nel quartiere Borgo Vecchio di Palermo è un segnale importante ma non svela nulla. C’è bisogno della “normalità” onesta.
Era il 28 Maggio del 2020 quando Salvatore Guarino, esattore di un clan mafioso, si presentò davanti a Giuseppe Piraino per riscuotere il pizzo. L’anziano signore, filmato di nascosto dallo stesso imprenditore edile, chiese in quell’occasione un contributo di 500 euro per l’organizzazione della festa rionale, sentendosi però ribattere un secco no. Nel video, si vede Piraino che mostra una lunga lista contenente i nominativi dei tanti uomini che con coraggio si opposero alla mafia, accompagnati dalle fotografie dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e intima all’esattore di vergognarsi. Di fronte ad una tale reazione Salvatore Guarino prova a giustificarsi battendo in ritirata. Ma non servirà.
C’è anche lui, infatti, tra le persone che sono state fermate mercoledì scorso dai Carabinieri nel corso dell’operazione “Resilienza”, che ha portato in carcere ben 20 tra boss e gregari del quartiere di Borgo Vecchio di Palermo.
Fonte: Eco Internazionale
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